La terra delle piogge rare by Mary Hunter Austin

autore:Mary Hunter Austin [Austin, Mary Hunter]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Nova Delphi
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

5 Montone selvatico, noto anche come “pecora delle Montagne Rocciose”.

6 Alce americano.

7 Anche detti wigwam, sono le capanne a forma di cupola tipiche di alcune tribù di nativi americani.

JIMVILLE

UNA CITTÀ ALLA BRET HARTE

Quando il signor Harte8 si ritrovò con una tavolozza di tinte ancora fresche e il tanto amato colore locale che stava svanendo dall’Ovest, prese quella che gli sembrò l’unica decisione sensata e si portò via le sue impressioni nascenti per elaborarle senza essere disturbato da alcun fatto nuovo. Sarebbe dovuto andare a Jimville. Vi avrebbe trovato, arenati sulle colline venate di minerali, i boschi sbianchiti di altre storie, e storie migliori.

L’unico modo di pensare a Jimville è considerarla una sopravvissuta, come la vecchia tartaruga che si nutre d’erba e che vaga allegramente tra questi confini nella sua corazza d’osso, qualche migliaio d’anni oltre l’epoca che fu la sua. Non che Jimville sia così antica, ma ha un’atmosfera che calzerebbe meglio agli uomini di cinquant’anni fa, se non addirittura ai “forty-niners”.9 Si dice anche che lasciare Jimville sia uno sforzo tale da incoraggiare la permanenza dei suoi abitanti; la verità è che la maggior parte di loro ci sono arrivati sotto la spinta di un autentico sentimento di affinità o di attrazione. Con questo non voglio certo dire che entrare o uscire da quella valle dei ricordi sia una cosa facile, e come potrei, proprio io che ho intrapreso tante volte quel viaggio così gravoso per il mio povero corpo? Comunque ci si arrivi, Jimville è a circa tre giorni di distanza da qualunque luogo in particolare. Da nord o da sud, dopo aver preso il treno bisogna affrontare un viaggio in diligenza di una tale interminabile monotonia da far dimenticare tutti i precedenti stati di esistenza.

La strada per Jimville è un vero paradiso di vecchie diligenze recuperate dalle tratte cadute in disuso in tutto l’Ovest, grossi veicoli traballanti e sgraziati intrisi di leggende, carrozze che furono attaccate da Vásquez10 e sulle cui serpe i messaggeri espresso uccisero o furono uccisi, a seconda della loro fortuna. Lo dico per tranquillizzarvi nel caso in cui il conducente si fermasse a cercare del fil di ferro per aggiustare un bullone difettoso. Di contrattempi simili ne accadono abbastanza da prepararvi a credere a ciò che afferma il conducente, e cioè che il paese intero e la stessa Jimville sono tenuti insieme dal fil di ferro.

Sulla strada per Jimville all’inizio si attraversa una terra aperta e solitaria, con un accenno nel cielo di cose che accadono sotto l’orizzonte, una terra palpitante, bianca e calda dove le ruote mordono la polvere e il cielo di mezzogiorno imprigiona la carrozza escludendo ogni respiro, come una tenda. Questo quando il tempo è sereno; quando soffia il vento i passeggeri hanno di che tenersi occupati, cambiando continuamente posto per tenere a terra il lato sopravento della carrozza traballante. Ma questo è il meno. La diligenza per Jimville è stata costruita per ospitare cinque passeggeri, ma quando ce ne sono sette, con quattro

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